È la prima domanda che ci si pone quando si decide di stipulare un finanziamento: meglio un mutuo a tasso fisso o variabile *? La scelta dipende da diversi elementi, come la propria situazione economica e reddituale, le proprie conoscenze in ambito finanziario e le proprie esigenze.
Prima di capire però quale delle due tipologie di mutuo conviene di più cerchiamo di capire le loro principali caratteristiche.
Mutuo a tasso fisso o variabile: quali sono le differenze?
Per effettuare una scelta consapevole è importante prima di tutto capire quali sono le principali differenze tra le due tipologie di finanziamento.
Negli ultimi anni le famiglie hanno spostato la loro preferenza sul mutuo a tasso fisso che consente di avere una rata costante per tutta la durata del finanziamento e non è quindi soggetta alla fluttuazione del mercato finanziario.
Il motivo principale risiede nel fatto che i tassi IRS sono scesi molto negli ultimi anni, arrivando ad un livello poco superiore allo zero. I mutuatari che scelgono questo tipo di mutuo sono spinti dalla voglia di avere una maggiore tranquillità finanziaria, senza doversi preoccupare di un possibile aumento dei tassi di interesse.
Il mutuo a tasso variabile, invece, è più soggetto alla variazione dei trend finanziari, ciò vuol dire che la rata potrebbe subire delle variazioni per tutto il piano di ammortamento. Nello specifico, l’indice di riferimento più utilizzato dalle banche italiane è l’Euribor, ma in certi casi può essere proposto anche il tasso principale della BCE, attualmente fissato a 0,00%.
Quindi è meglio un mutuo a tasso fisso o variabile?
Non è possibile dare una risposta univoca a priori, prima di scegliere una fra le due opzioni sarebbe necessario conoscere alcune delle caratteristiche principali del mutuatario.
In linea generale il tasso fisso è consigliabile a chi vuole avere la certezza di pagare sempre la stessa rata e teme un eventuale aumento dei tassi di interesse. Questo mutuo potrebbe essere più indicato a chi percepisce redditi costanti o se la durata del finanziamento è piuttosto lunga (25 o 30 anni). Secondo questa ipotesi, infatti, non potendo prevedere l’andamento dei tassi in un arco temporale così ampio, la scelta del mutuo a rata fissa, oltre ad essere più rassicurante, potrebbe rivelarsi l’opzione migliore.
Il mutuo a tasso variabile potrebbe invece essere la soluzione ideale per chi stipula un finanziamento più breve e necessita di un importo relativamente basso.
Sei ancora indeciso su quale scegliere?
Se non hai conoscenze approfondite sul mercato finanziario, i mediatori di Kiron** Padova possono valutare la tua situazione e consigliarti quale fra le due tipologie di mutuo è più indicata a te.
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